La recente deliberazione n. 20/2019 delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti ha ribadito l'obbligo per gli enti di applicare il pareggio di bilancio, seppure in una versione riveduta e corretta. La reintroduzione del pareggio potrebbe portare conseguenze pesanti per i bilanci degli enti, soprattutto se hanno già effettuato o programmato spese finanziate a debito, poiché il saldo finale è abbassato dalle uscite senza poter conteggiare in esso le entrate.
Anche se non sono più previste le sanzioni per lo sforamento del pareggio di bilancio, potrebbe essere richiesto agli enti locali il recupero - entro il triennio successivo - del delta negativo che emerga in sede di rendiconto di gestione.
Verrebbe da escludere che tale verifica si applichi già al rendiconto 2019, in quanto la pronuncia della Corte dei Conti è intervenuta ad esercizio concluso. Ma poiché la disciplina è sempre stata vigente, c'è il rischio che le Sezioni regionali ne pretendano il rispetto da subito e, pertanto, gli enti sono invitati a verificare la propria situazione.
Per quanto riguarda il rendiconto 2020 e successivi, tale problematica potrebbe comportare di non attivare tutte le spese finanziate da debito. Per evitare ciò, si potrebbero utilizzare i fondi accantonati come accadeva con il pareggio oppure far ricorso alle intese regionali o nazionali.
Comunque sia la questione non è di facile soluzione e l'unico rimedio sarebbe l'abrogazione della Legge n. 243/2012 con un provvedimento di pari rango.
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